Le Canarie

Le Canarie

Le ho sempre disdegnate perchè troppo gettonate , in quanto isole dell’eterna gioventù e delle mezze stagioni. Ideali per farvi svernare gli anziani (come me), isole dell’eterna primavera, dove veramente non esistono le quattro stagioni. 
Prese d’assalto da una pigra clientela europea che non vuole allontanarsi troppo da casa, pur alla ricerca di un clima mite per lunghi soggiorni. 
La mia prima volta risale a quando le ho utilizzate anch’io, come all’epoca dei primi viaggi alle Indie Occidentali, come scalo per il grande salto verso l’altra parte dell’oceano. 
Ora ci siamo tornati per capodanno , in fuga da terre divenute in questi giorni troppo calde , non solo in senso meteorologico ovviamente, quindi da evitare. 
Stavo tornandomene a casa completamente deluso di questa scelta: troppa gente, troppe auto, troppi grattacieli, anche perchè sono stato nell’isola maggiore (Tenerife) dove la cementificazione selvaggia non ha avuti limiti. 
Mi son salvato in extremis perchè, fanatico velista di tutte le stagioni, ho trovato, l’ultimo giorno , quello che cercavo. 
Un porticciolo con barche a vela, anche in vendita, in una cornice turistica paesana di tutto riposo.
Ci tornerò a breve per concludere l’affare. L’acquisto di una barca d’appoggio da quelle parti. A tre km dall’aeroporto raggiungibile, in tre ore, con i frequenti voli low cost da Bologna. Se qualcuno è interessato ad associarsi a questa impresa si faccia avanti. 

Anacleto 

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